VILLA BELGIOJOSO SINCRONIE 2016

  
La Fondazione Brivio Sforza presenta

VILLA BELGIOJOSO  SINCRONIE 2016

Progetto interdisciplinare dedicato alle arti del nostro tempo.  II edizione.       
  Luca Vitone /  Marco Palmieri

Sabato 17 settembre 2016 ore 15.00
   
La Fondazione Brivio Sforza apre nuovamente all’arte e al pubblico le porte di Villa Belgiojoso a Merate e presenta SINCRONIE 2016, la seconda edizione del progetto di residenze d’artista interdisciplinari che, attraverso un percorso di commissioni site specific, porta nella contemporaneità la vocazione culturale di una delle dimore nobiliari più importanti e suggestive della Brianza.

 La Villa Belgiojoso di Merate, un tempo residenza della Principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nel corso dei secoli è stata teatro di visite e soggiorni da parte dei protagonisti del mondo dell’arte e della cultura: musicisti, artisti, scrittori e patrioti hanno conversato nei suoi salotti, onorando la tradizionale ospitalità e sensibilità artistica della famiglia.

Una tradizione che il progetto SINCRONIE
, a cura di Carlotta Testori, vuole sviluppare nel segno della contemporaneità, riprendendone i due punti fondamentali. In primisl’interdisciplinarietà, intesa come scambio e confronto tra creativi provenienti da ambiti differenti, e una fusione tra antico e moderno basata non sul contrasto, ma sull’inserirsi armonioso delle nuove energie creative in un contesto che, da tempi immemori, è casa per tutte le arti.

Oltre a sostenere la ricerca artistica, la Fondazione Brivio Sforza – nata nel 2012 e presieduta da Alessandro Brivio Sforza – si pone come scopo anche la preservazione, la catalogazione e lo studio del prezioso archivio di famiglia, costante fonte di ispirazione per gli artisti di .  La Fondazione invita quindi gli artisti in visita a esplorare l’archivio, per poi offrire una rilettura con occhi contemporanei di questa raccolta di testimonianze storiche.

Per questa seconda edizione, sono stati invitati a immaginare un percorso ad hocl’artista Luca Vitone (1964, Genova) e l’architetto Marco Palmieri (1969, Napoli). A entrambi è stato chiesto di lasciarsi suggestionare dai giardini che circondano la Villa e dalla loro storia. Il risultato è un gruppo di lavori site specific, cuore di una mostra che affiancherà le nuove opere esposte ai reperti d’archivio, sinora mai mostrati al pubblico, che li hanno ispirati. La mostra occupa gli spazi della limonaia – o giardino d’inverno - una zona adibita ad accogliere le piante che temono il gelo invernale, le cui vetrate si affacciano sul giardino romantico.

Il parco di Villa Belgiojoso raccoglie in sé differenti giardini, creati nel corso dei secoli: uno del Seicento, in stile barocco, un giardino settecentesco all’italiana e infine un giardino di epoca romantica. Nell’archivio della Fondazione Brivio Sforza è presente un’ampia documentazione relativa alla trasformazione nel tempo dei giardini. Disegni, acquerelli e stampe originali del passato fanno da contrappunto alla sintesi offerta dallo stato attuale dell’architettura.

Questa documentazione è la nota d’avvio offerta a Luca Vitone e Marco Palmieri per scrivere un dialogo contemporaneo sul giardino della Villa, che con la sua attuale contaminazione di stili costituisce un prezioso spunto per una riflessione sul paesaggio, inteso come chiave di lettura del cambiamento nel modo di vivere e interpretare l’ambiente che ci circonda. Il paesaggio muta in funzione di nuove visioni del mondo e l’uomo modifica il paesaggio esteriore accordandolo al proprio paesaggio interiore.

Luca Vitone ha realizzato un'opera nel parco e un dittico negli spazi interni della villa. La pratica artistica di Luca Vitone si concentra sull’idea di luogo risolvendo lo scarto tra il senso di perdita che accompagna il postmoderno e i modi in cui il sentimento di appartenenza nasce dall’intersezione di memoria personale e collettiva. L’artista si accorderà all’atmosfera di Villa Belgiojoso coinvolgendo la moglie Loredana Gintoli, arpista barocca, che eseguirà insieme al soprano Anna Carbonera musiche inedite composte dal Principe Emilio di Belgiojoso. La loro interpretazione sarà successivamente il contributo sonoro dell'opera nel parco della villa: un incontro simbolico tra la storia di Villa Belgiojoso e la dimensione naturale che la ospita. Nel corso dei lavori per la realizzazione del progetto, si è verificato un evento inatteso, dal grande impatto visivo e scenografico. Una monumentale Liquidambar pluricentenaria, logorata internamente da un parassita, si è piegata, spezzandosi, proprio laddove Vitone era pronto a intervenire con uno scavo, spingendolo, in accordo con Alessandro Brivio Sforza, a scegliere la straordinaria opera creata dalla natura quale alloggio per la sua installazione sonora eseguita da Gintoli e Carbonera. Questa sorta di reperto naturale, in dialogo con i ritrovamenti d’archivio, rende ancora più profondo il concetto di site-specific che caratterizza la produzione dell’artista a Villa Belgiojoso.


Marco Palmieri, che conduce un’indagine a tutto tondo sulla spazialità declinandola in arte, architettura, fotografia, allestimenti museali, creerà un progetto di intervento paesaggistico su un’area del parco. L’idea è quella di reinterpretare il giardino secondo i canoni contemporanei, inserendosi in continuità con le creazioni del passato e, allo stesso tempo, tracciare una nuova destinazione d’uso coerente con le vocazioni del luogo.

SINCRONIE 2016 trova infine completezza grazie a un simposio che si svolgerà sabato 17 settembre 2016 alle ore 17.00 con la speciale partecipazione di Ilaria Bonacossa, curatore del Museo Villa Croce di Genova, Marco De Michelis, docente di Storia dell’Architettura presso l’Università IUAV di Venezia, Vincenzo Latronico, scrittore, saggista e giornalista. L’incontro è coordinato da Luigi Ficacci, direttore della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le provincie di Lucca e Massa Carrara. Sarà chiesto loro di animare un dibattito sulla convivenza tra patrimonio storico e contemporaneo, sul concetto di paesaggio, inteso come evoluzione del rapporto tra natura e cultura e sulla contemporaneità come sintesi tra passato e futuro. Gli ospiti potranno dibattere e confrontarsi sui temi affrontati da questa edizione, risvegliando il genius loci della villa e riempiendone ancora una volta le stanze di arte e musica.  

Per permettere al pubblico di visitare la mostra, sono previste visite guidate gratuite aperte al pubblico su prenotazione con il seguente calendario: sabato 1, 8 e 15 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00.  La prenotazione alle visite guidate è obbligatoria e potrà essere fatta via email scrivendo all’indirizzo:visitefondazionebriviosforza@gmail.com

Con questa seconda edizione di SINCRONIE, lo svolgersi armonico del tempo si rivela ancora una volta un sottile filo conduttore del progetto: Villa Belgiojoso si trasforma in una macchina del tempo che fa tesoro del passato per riflettere sul presente e interrogarsi sul futuro.



SINCRONIE 2016

Progetto a cura di Carlotta Testori
Seconda Edizione
Luca Vitone, opera site specific
Marco Palmieri, progetto di intervento paesaggistico

Villa Belgiojoso Brivio Sforza
Atrio Belgiojoso
Via Roma 26
Merate (LC)
Inaugurazione (solo su invito)
Sabato 17 settembre 2016
Visite guidate aperte al pubblico
Sabato 1 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 8 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 15 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
L'ingresso è gratuito e a numero chiuso
Obbligo di prenotazione: visitefondazionebriviosforza@gmail.com


Villa Belgiojoso Brivio Sforza

Situata nello storico borgo di Merate, in provincia di Lecco, la Villa è una delle più sontuose dimore nobiliari della Brianza. L'edificio a pianta rettangolare fu originariamente disegnato dall'architetto Giacomo Muttoni e si affaccia sullo splendido Parco del Cannocchiale. Proprietà dei Marchesi Villani Novati nel Seicento, passa poi ai Principi di Belgiojoso che la ampliano, sopraelevando le due ali laterali e chiudendo il porticato, che viene trasformato in un vestibolo decorato a stucchi.
L'interno è caratterizzato da sale ornate da stucchi e affreschi, e conserva una biblioteca con gli arredi originali.
Ulteriori lavori a fine Settecento riorganizzano il giardino in viali alberati e prospettive che si alternano a dossi. Un'elegante siepe di carpino scende dalla collina fino a circondare la fontana centrale, imitando il colonnato berniniano di San Pietro a Roma. All'inizio dell'800 viene aggiunto al complesso un elegante parco all'inglese.

 Marco Palmieri e Carlotta Testori a Villa Belgiojoso Luca Vitone prepara la sua opera nei giardini di Villa Belgiojoso Brivio Sforza 

Cenni biografici
  
Marco Palmieri
Marco Palmieri, artista e architetto napoletano, vive e lavora a Milano. La sua formazione - dopo gli studi a Napoli, la pratica professionale a Parigi, l’insegnamento a Dublino - si completa a Milano come ultimo allievo di Ettore Sottsass. Palmieri inizia a esporre le sue opere nel 2008 a Milano nella galleria d’arte di Antonia Jannone, per poi proseguire a Parigi alla Galerie du Jour di Agnès B., a Napoli con una mostra presso il Castel dell’Ovo, a Torino nell’ambito di Artissima e in altre sedi, raggiungendo così un pubblico sempre più vasto di critici e collezionisti che segue attentamente il suo lavoro.
Tra le sue esposizioni personali più recenti: Galleria Antonia Jannone, Milano (2015), Casa Cava, Matera (2013), Galleria Antonia Jannone, Milano (2012), Galleria Antonia Jannone (2012).
Ha esposto in diverse collettive tra cui MIA Fair, Milano (2016), ARTISSIMA, Torino (2015), Galleria Giacomo Guidi, Roma (2015).


Luca Vitone
Luca Vitone comincia a lavorare nella seconda metà degli anni Ottanta, focalizzandosi sull’idea di luogo: un qualcosa di conosciuto che va ri-conosciuto. Il suo lavoro esplora i modi in cui i luoghi si identificano attraverso la produzione culturale, in tutte le sue declinazioni.
Vitone ricuce lo strappo tra il senso della perdita del luogo, caratteristico del postmodernismo, e i modi in cui il senso di appartenenza si sviluppa nelle intersezioni tra la memoria collettiva e quella personale, ricostruendo e inventando sentieri dimenticati per riconfigurare una sua personale geografia.
Le sue gallerie di riferimento sono Pinksummer, Genova; Galerie Nagel Draxler, Berlino; Galerie Michel Rein, Parigi e Bruxelles.
Le opere di Luca Vitone sono state presentate in mostre pubbliche e private sia in Italia sia all’estero. Tra le sue esposizioni personali più recenti: Galerie Michel Rein, Parigi (2016), Galleria De Foscherari, Bologna (2015), Clages Gallery, Colonia (2015), Galerie Nagel Draxler, Berlino (2014).
Ha esposto in numerose mostre collettive tra cui: Museo della Città/FAR Fabbrica Arte, Rimini (2016), MAXXI, Roma (2016), Palazzo della Triennale, Milano, (2015), Museum of Contemporary Art, Zagabria (2015).


Carlotta Testori
Carlotta Testori è nata e vive a Milano. La sua prima esperienza di rilievo nel mondo dell’arte è a Pompei, dove partecipa a un progetto archeologico anglo-americano organizzato dall’Università di Bradford (UK) in collaborazione con l’Università di Stratford (Virginia, USA). 
Dopo un anno passato a Parma a studiare Beni Culturali, si sposta a Milano dove si laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione con una tesi in Estetica. Nel frattempo studia teatro e recitazione sia in Italia che a New York (presso il Lee Strasberg Institute), e comincia a lavorare come assistente agli allestimenti di mostre. Nel 2007 diventa responsabile dei progetti di arte contemporanea per la Testori UK Gallery di Londra, per poi spostarsi alla Simon Lee Gallery, sempre nella capitale inglese, dove rimarrà fino al 2010. Tornata in Italia, prosegue la collaborazione con gallerie per le quali cura gli allestimenti delle mostre e i testi. Dal 2010 è socio fondatore della Fondazione Testori, oltre a essere membro del comitato esecutivo per l’organizzazione di mostre di arte contemporanea. Nello stesso anno fonda il Carlotta Testori Studio di Milano, luogo di ricerca e sperimentazione artistica: uno spazio dedicato alla promozione di giovani artisti e alla realizzazione di progetti di arti visive e performative, che dirigerà fino al 2013. Dall’autunno 2014 collabora con la Fondazione Brivio Sforza, oltre a essere membro del comitato proponenti del premio letterario Giovanni Testori e lavorare come curatrice indipendente.


Luca Vitone prepara la sua opera nei giardini di Villa Belgiojoso Brivio Sforza 
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Marco Palmieri e Carlotta Testori a Villa Belgiojoso 

SINCRONIE 2016 

Progetto a cura di Carlotta Testori
Seconda Edizione
Luca Vitone, opera site specific
Marco Palmieri, progetto di intervento paesaggistico

Villa Belgiojoso Brivio Sforza
Atrio Belgiojoso
Via Roma 26
Merate (LC)
Inaugurazione (solo su invito)
Sabato 17 settembre 2016
Visite guidate aperte al pubblico
Sabato 24 settembre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 1 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 8 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 15 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 22 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 29 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
L'ingresso è gratuito e a numero chiuso
Obbligo di prenotazione: visitefondazionebriviosforza@gmail.com


Villa Belgiojoso Brivio Sforza

Situata nello storico borgo di Merate, in provincia di Lecco, la Villa è una delle più sontuose dimore nobiliari della Brianza. L'edificio a pianta rettangolare fu originariamente disegnato dall'architetto Giacomo Muttoni e si affaccia sullo splendido Parco del Cannocchiale. Proprietà dei Marchesi Villani Novati nel Seicento, passa poi ai Principi di Belgiojoso che la ampliano, sopraelevando le due ali laterali e chiudendo il porticato, che viene trasformato in un vestibolo decorato a stucchi.
L'interno è caratterizzato da sale ornate da stucchi e affreschi, e conserva una biblioteca con gli arredi originali.
Ulteriori lavori a fine Settecento riorganizzano il giardino in viali alberati e prospettive che si alternano a dossi. Un'elegante siepe di carpino scende dalla collina fino a circondare la fontana centrale, imitando il colonnato berniniano di San Pietro a Roma. All'inizio dell'800 viene aggiunto al complesso un elegante parco all'inglese.
 Cenni biografici 

Marco Palmieri
Marco Palmieri, artista e architetto napoletano, vive e lavora a Milano. La sua formazione - dopo gli studi a Napoli, la pratica professionale a Parigi, l’insegnamento a Dublino - si completa a Milano come ultimo allievo di Ettore Sottsass. Palmieri inizia a esporre le sue opere nel 2008 a Milano nella galleria d’arte di Antonia Jannone, per poi proseguire a Parigi alla Galerie du Jour di Agnès B., a Napoli con una mostra presso il Castel dell’Ovo, a Torino nell’ambito di Artissima e in altre sedi, raggiungendo così un pubblico sempre più vasto di critici e collezionisti che segue attentamente il suo lavoro.

Luca Vitone
Luca Vitone comincia a lavorare nella seconda metà degli anni Ottanta, focalizzandosi sull’idea di luogo: un qualcosa di conosciuto che va ri-conosciuto. Il suo lavoro esplora i modi in cui i luoghi si identificano attraverso la produzione culturale, in tutte le sue declinazioni.
Vitone ricuce lo strappo tra il senso della perdita del luogo, caratteristico del postmodernismo, e i modi in cui il senso di appartenenza si sviluppa nelle intersezioni tra la memoria collettiva e quella personale, ricostruendo e inventando sentieri dimenticati per riconfigurare una sua personale geografia.
Le opere di Luca Vitone sono state esposte in mostre pubbliche e private sia in Italia sia all’estero.


Carlotta Testori 

Carlotta Testori è nata e vive a Milano. La sua prima esperienza di rilievo nel mondo dell’arte è a Pompei, dove partecipa a un progetto archeologico anglo-americano organizzato dall’Università di Brandford (UK) in collaborazione con l’Università di Stratford (Virginia, USA). 

Dopo un anno passato a Parma a studiare Beni Culturali, si sposta a Milano dove si laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione con una tesi in Estetica. Nel frattempo studia teatro e recitazione sia in Italia che a New York (presso il Lee Strasberg Institute), e comincia a lavorare come assistente agli allestimenti di mostre. Nel 2007 diventa responsabile dei progetti di arte contemporanea per la Testori UK Gallery di Londra, per poi spostarsi alla Simon Lee Gallery, sempre nella capitale inglese, dove rimarrà fino al 2010. Tornata in Italia, prosegue la collaborazione con gallerie per le quali cura gli allestimenti delle mostre e i testi. Dal 2010 è socio fondatore della Fondazione Testori, oltre a essere membro del comitato esecutivo per l’organizzazione di mostre di arte contemporanea. Nello stesso anno fonda il Carlotta Testori Studio di Milano, luogo di ricerca e sperimentazione artistica: uno spazio dedicato alla promozione di giovani artisti e alla realizzazione di progetti di arti visive e performative, che dirigerà fino al 2013. Dall’autunno 2014 collabora con la Fondazione Brivio Sforza, oltre a essere membro del comitato proponenti del premio letterario Giovanni Testori e lavorare come curatrice indipendente.

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